Si riporta di seguito il comunicato pubblicato sul sito della Cassa Forense, segnalato dal Delegato Avv. Giulio Pignatiello:
PIENA TUTELA PREVIDENZIALE ANCHE PER I GIUDICI DI PACE
Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense, nella seduta del 16 aprile, ha adottato una delibera prevista dall’art. 1 comma 5 del regolamento di attuazione dell’art. 21 l. 247/2012, per la contribuzione dovuta dagli iscritti in un albo professionale che svolgano anche funzioni di giudice di pace.
Si è stabilito che, a decorrere dall’anno 2014 (Modello 5/2015):
- ai fini della determinazione del contributo soggettivo dovuto, il reddito da lavoro autonomo venga sommato alle indennità percepite con l’esercizio della funzione onoraria, fermo in ogni caso l’obbligo a corrispondere il contributo minimo soggettivo con le modalità e nella misura prevista dal regolamento per tutti gli altri iscritti;
- ai fini della determinazione del contributo integrativo dovuto, sia da considerare unicamente il volume d’affari derivante dalla professione forense, fermo in ogni caso l’obbligo a corrispondere il contributo minimo integrativo con le modalità e nella misura prevista dal regolamento per tutti gli altri iscritti.
“La delibera adottata consente di dare effettiva esecuzione alla previsione contenuta nel regolamento di attuazione dell’art. 21, l. 247/2012, tesa a riconoscere copertura previdenziale e assistenziale ad una importante categoria di professionisti che svolge anche funzioni di magistratura onoraria e che, in precedenza, era esclusa da ogni forma di tutela pensionistica” ha commentato il Presidente Nunzio Luciano a chiusura della seduta.
8 maggio 2015