Mi sia consentito un saluto particolare all’organizzatore di questo evento, anima pulsante del Coa di Bari, amico Giovanni Stefani, che ha ospitato questa giornata ed al Consigliere del CNF, Avv. Manuel Virgintino, encomiabili padroni di casa.
Ringrazio anche l’Ufficio di Coordinamento di Ocf, e per tutti il suo infaticabile Coordinatore Avv. Giovanni Malinconico.
Il mio, sarà un brevissimo intervento, teso esclusivamente ad una riflessione sull’importanza dei Gruppi di lavoro, che stanno dando un valido impulso all’attività di Ocf.
Producono, qui mi piace richiamare il pensiero del nostro Coordinatore, un risultato di elaborazione comune e certamente, non solo di attività individuale.
La scelta di appartenere ad un Gruppo piuttosto che ad un altro, come ha ricordato qualche volta l’Avv. Malinconico, è stata fatta dai componenti, in una prima fase, in base ad una scelta non proprio consapevole, adesso il quadro si è delineato in maniera più nitida.
Si è preferito, senza alcun espresso divieto quindi, nel procedere alla costituzione di gruppi di lavoro, di fare in modo che gli stessi partecipanti, non fossero inseriti in più gruppi, atteso che, in questo caso, l’attività diventerebbe troppo impegnativa, proprio per la complessità dei lavori nei gruppi.
Tanto è stato fatto, ma tanto ancora si potrà e dovrà fare.
Faccio parte del Gruppo “Impresa e Consumo”, unitamente al Referente dell’Ufficio di Coordinamento Avv. Giovanni Stefanì, al Coordinatore Avv. Ninni Gallo ed all’altro componente Armando Rossi.
Il gruppo ha mosso i primi passi in maniera soft, direi quasi in sordina, ma sono contento nel poter affermare che il gruppo sta crescendo in maniera esponenziale ed auspico, pertanto, che quanto prima possa dare ottimi risultati.
Abbiamo cominciato la nostra attività, con una nota di presentazione inviata a tutte le parti sociali, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Unione dei Consumatori, presentando l’organismo Congressuale Forense, con una lettera a firma del nostro Coordinatore Avv. Giovanni Malinconico.
Ciò al fine di intercettare i reali bisogni delle parti sociali, da un lato, ma anche e soprattutto, dall’altro, di far conoscere l’Avvocatura.
Questo il segnale che OCF vuole dare.
Uscire dalle proprie stanze, intervenendo nelle diverse realtà territoriali, proiettandosi verso l’esterno, ed in particolare verso le componenti produttive, più importanti della società.
Siamo stati quindi contattati da diverse Associazioni e da diversi Enti ed abbiamo già avuto degli incontri con Confcommercio e Confcommercio professioni; quest’ultima associazione ha partecipato alla giornata dell’Orgoglio dell’Avvocatura, organizzata a Roma.
Incontri proficui, atteso che non si aspettavano un approccio così diretto da parte dell’Ocf, ma soprattutto non si aspettavano una convergenza di intenti così importante.
Altro incontro, molto interessante e soddisfacente, è stato quello con Confartigianato.
Incontro che a mio parere ha fatto breccia in quella che è la diffidenza di queste organizzazioni.
Pensate che nel ringraziarci per la lodevole iniziativa, hanno candidamente detto che, sino a quel momento, qualora un loro associato avesse prospettato una qualche problematica, la prospettazione della soluzione, nella quasi totalità dei casi, esulava dal consigliare di rivolgersi ad un avvocato.
Chiaro messaggio di diffidenza e di difesa molto forte, che abbiamo cercato da subito di superare e credo, qui mi è testimone l’Avv. Malinconico, ci siamo riusciti, dopo un colloquio abbastanza serrato con molti punti di contrasto, ma con la totale disponibilità di entrambe le parti, a trovare una soluzione e dei punti comuni.
Le esigenze di queste Organizzazioni, del Commercio e dell’Artigianato in primis, sono quelle dei costi della Giustizia innanzitutto, e conseguentemente, dei costi dell’avvocato.
Quelle dei tempi di una Giustizia troppo lunghi, ma soprattutto l’esigenza di una specializzazione dell’avvocato.
Sostanzialmente, la figura dell’avvocato richiesto, non è quella di un avvocato generalista, ma quella di una figura specialistica, che all’occorrenza possa interpretare il problema, il caso, trovando poi la soluzione.
Molto spesso, queste associazioni non hanno propri legali interni, ma dei soggetti che cercano di risolvere i problemi dei propri associati, facendo lobby, pressioni politiche, ma non cercano la via di un’attività giurisdizionale vera e propria, attività che è stata invece da noi posta al centro del nostro discorso, unitamente ad altre attività collaterali, come le A.D.R.
Abbiamo altresì prospettato di ricorrere all’avvocato anche con una attività preventiva al problema, un’attività quindi di consulenza.
Abbiamo continuato ad avere altri incontri e ne stiamo organizzando altri.
Ci sono stati rappresentati una serie di quesiti, che chiaramente non potrà risolvere il Gruppo “Impresa e Consumo”, ma auspichiamo, in questo progetto, di poter coinvolgere anche gli altri Gruppi, poiché, nel momento in cui, l’una o l’altra Organizzazione dovessero avere un problema di natura generale sulla crisi d’impresa, piuttosto che su questioni bancarie, il Gruppo di cui faccio parte possa fare da collettore con gli altri Gruppi interni ad Ocf, all’occasione più specializzati.
Questo il senso dei nostri incontri e della nostra attività, che non è e non può essere semplice attività scientifica, ma è e deve essere un’attività politica.
La collaborazione con queste organizzazioni, questi spazi comuni e sinergici, e concludo, penso siano di estrema utilità per Ocf e per l’Avvocatura tutta.