Carissime Colleghe, Carissimi Colleghi, Amici tutti,
ho avuto l’onore ed il privilegio di essere eletto nel mese di gennaio dell’ormai lontano 2010 e, prescindendo dalle cariche ricoperte, dopo averne varcato la soglia, ho sempre agito nella convinzione che il mandato, che mi era stato affidato dall’Avvocatura di Capitanata, non potesse limitarsi allo svolgimento asettico delle deleghe di volta in volta assunte, ma che fare – ed essere – Consigliere, dovesse connotarsi per una presenza costante, una disponibilità quotidiana, una capacità di ascolto, e soprattutto, per una vicinanza a tutti i Colleghi – in particolare ai più giovani -, oltre chiaramente, per l’impegno e la trasparenza nei comportamenti, la sincerità, la partecipazione a tutte le attività consiliari, il sostegno alle componenti associative, la legittimazione del nostro Ordine tra tutte le componenti della società civile, l’interlocuzione con le istituzioni cittadine e la visibilità della nostra Avvocatura nel contesto nazionale delle istituzioni forensi.
Per la verità, gli eventi degli ultimi mesi necessiterebbero di una riflessione approfondita e seria.
Devo poi sottolineare, con estrema sincerità, che non mi sono piaciuti i toni troppo accesi, gli attacchi cruenti provenienti dall’esterno e, quasi sempre, da chi ha trovato all’Ordine, sempre e comunque le porte aperte.
Non mi è piaciuto il clima rovente di questi ultimi sei mesi, che ha tentato di minare, senza scalfirlo minimamente, il Nostro Ordine.
Ho cercato, impegnandomi, di fare tutto, sempre, con sano spirito di abnegazione.
Non sono io a poter giudicare quello che ho fatto e a stabilire se sono stato all’altezza delle responsabilità che mi sono state affidate ma, se devo tirare le conclusioni di questo bellissimo percorso, e pensare a ciò che più mi ha scaldato il cuore, voglio dire che nel corso di questi anni ho avuto il grande orgoglio di riscuotere la stima e l’affetto di tantissimi Colleghi, di avere conosciuto e di essere, poi, divenuto amico di molti di Voi.
Affetto e Amicizia, che ho sentito sulla mia pelle ogni giorno, e che mi fanno dimenticare le pochissime delusioni.
Continuerò con tutte le mie forze, animato da immutato spirito di servizio, nel mio impegno concreto nella politica forense nelle Commissioni dell’Organismo Congressuale Forense, delle quali faccio parte e con orgoglio, a tutela, nel mio piccolo, di tutta l’Avvocatura.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato fiducia, fiducia incrementata nel corso degli anni (2010 651/764, 2012 749/1279, 2015 1134/1810), con immensa gratitudine, nella consapevolezza di aver ricevuto molto più di quanto non sia riuscito a dare.
Un ringraziamento a tutti i dipendenti, Annarita, Aida, Lucia, Liliana, Anna Maria ed Enrico, senza la quale valida collaborazione, il Consiglio non sarebbe potuto andare avanti in questi anni, anche nei momenti di intenso lavoro.
Un ringraziamento a tutti i miei amici consiglieri, nessuno escluso, ed in particolare al mio Presidente Stefano Pio, che con la determinazione di uomo delle Istituzioni, ha sempre operato, in tutte le sedi, per le primarie esigenze dell’Ordine e di tutti i suoi iscritti, ad Ettore, infaticabile segretario, che in questi ultimi sei mesi, malgrado tutto, ha decuplicato l’impegno e la passione che la carica gli imponeva, a Carolina, anima trainante dell’intera squadra, ed al mio impareggiabile CAPITANO Tonio; ognuno di loro, amici per me carissimi, mi ha insegnato tanto in questa meravigliosa esperienza, e ad ognuno, va il mio personale, affettuoso e caloroso abbraccio.
Desidero, infine, mi sia consentito, ringraziare mia moglie, i miei figli, mio padre e mia madre, e lo staff del mio studio.
Sono stati, tutti indistintamente, nei rispettivi ruoli, sempre al mio fianco; a loro devo le mie scuse, per il tanto tempo sottratto.
Un abbraccio ed ancora un grande grazie a tutti.
Stefano Tedeschi